DIARIO DI BORDO ….E DI TERRA
  Sabato 29 maggio 2010 Trofeo Coppa Asteria
 
Ore 3 della notte di venerdi: è il turno del mio gruppo al timone. Fa freschetto per essere quasi estate. Il vento continua a spingere, si va bene. La luna illumina a giorno, è un piacere navigare: la barca fila via bene, il mare è calmo, in giro non c’è praticamente nessuno, la compagnia è ottima. Si chiacchiera in pozzetto. Alle 6 siamo al traverso di Anzio e decidiamo di entrare in porto per far colazione, rabboccare la cambusa e andare allo skipper meeting organizzato dal CV Roma. Ore 12 è fissata la partenza. Incroci da paura, le nanotecnologie sulle murate penso si sian fatte ancora più piccole in paio di momenti in cui hanno rischiato di grattarsi via, sulle murate di qualche barca superata a un palmo.
Filiamo via subito con vento di poppa-lasco, si alterna il gennaker allo spi. Un bel confronto con molte barche. Fortunatamente c’è più aria del previsto, 10 kts invece dei 5 temuti, ma facendo apparente riusciamo ad andar bene. Paolo ha “impostato” la pasta con i ceci. L’aperitivo ha già abbellito il tavolo in pozzetto: Martini e vino bianco, accompagnati da antipastino emiliano gentilmente portato dalla nostra psicologa . Il tramonto ci regala uno spettacolo meraviglioso: un enorme sole, ormai sull’orizzonte con 1, 2, 3 barche con tanto di spi che disegnano la loro silhouette su quella palla infuocata. Restiamo a bocca aperta davanti a questo spettacolo.
 
 
 
Fa buio, la pasta è pronta ma Ventotene è a meno di 1 miglio e lo spinnaker e' ancora a riva.
 
 
 
La pasta dovra' aspettare. Spettacolo vero, gran tattica, gran timoniere devo ammetterlo: arriviamo di spi, belli veloci visto il vento che ha ultimamente rinfrescato. Passiamo rasenti il fanale verde del porto e, Maurizio al timone, vedendo la sagoma di un albero nel buio esclama “ma guardate questo che sta con le luci spente alla fonda, ma si può ...?” . Risposta dell'equipaggio “Maurì quello sta dentro il porto!!!”. E si, diciamo pure che siamo passati proprio a pochi metri dal frangiflutti... Orziamo, giù spi, subito genova, ci infiliamo tra 2 barche con velocità quasi doppia e subito le lasciamo indietro. Passiamo la terza sotto vento dopo un estenuante orza-poggia.
Maurzio al timone, in contatto continuo con Masimiliano a prua, teme di speronare qualcuno: effettivamente abbiamo fatto una manovra spettacolare in questo passaggio e in certi momenti lasciato non piu' di 30 cm d'acqua tra la nostra prua e la poppa della barca avanti. Il vento è sui 15 kts di reale e lasciamo alle nostre spalle Ventoteene, cambiamo rotta rispetto al gruppo. È ora dei turni, la pasta a ceci è rimasta nella pentola ahime ma la regata ce l’ha fatta dimenticare, la mangeremo domani, fredda e' buona. Via nanna per poi riprendere alle 02. Con piacere mi accorgo che mi addormento non appena tocco qualcosa di orizzontale. Matteo ci ha spiegato l’importanze del sonno e provo a mettere subito in pratica.
 
 
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